ME n.64, Giugno/Luglio 2005
La rivoluzione
informatica ha potenziato a dismisura le possibilità di rappresentazione dei
progetti. Al tempo stesso, ha sprigionato l’immaginazione degli architetti
dando forma visibile a futuribili scenari di grande fascino.
La qualità
estetica dei mondi virtuali si traduce nel tentativo di trasmettere
anche al costruito quel senso di leggerezza, di evanescenza, di assenza di
peso, proprio delle immagini elettroniche.